Il primo vigneto storico di Ovada D.O.C.G., immatricolato all’albo della regione Piemonte con il numero 001. Si dice appartenesse ad un arciprete che eremitava poichè costretto a spretarsi a causa della sua passione per le donne.
Più recentemente fu proprietà di Mario Bagnasco, detto Fugnu, caro amico del nonno Domenico Tumé. Il Fugnu durante la guerra commerciava in farina al mercato nero, un giorno però fu scoperto e portato davanti al giudice.
Al momento di difendersi al banco degli imputati, egli si giustificò così: “Signor Giudice, un po’ per i miei figli affamati, un po’ per la mia cara madre ammalata, un po’ per la povera gente…”
A questo punto il giudice indignato sbottò con un colpo di martello e lo apostrofò con veemenza: “E lei lo avrebbe fatto per la povera gente?! A cento lire al quintale?! ”.
Fu grazie alla sua innata simpatia che, nonostante tutto, intenerì la corte e se la cavò con pochi giorni giorni al fresco.
Ricordiamo la cara signora Elena Brengio, nuora del Fugnu, che donò la vigna alla nostra famiglia.